Siamo
arrivati a Marzo e le cose si stanno muovendo velocemente. Sto per
finire il libro e so anche come! Visto che ho dedicato più tempo
alla stesura di "Ogni Nuvola..." piuttosto che a scrivere
il blog, ci sarebbe troppo da mettere in un solo post, quindi, da ora
in poi voglio prendermi il tempo necessario e dedicarmi ai retroscena
della storia. Oggi voglio parlare di uno dei personaggi che si è
aggiunto al cast del romanzo solo in un secondo tempo: Paolina.
Sebbene
questa sia stata nominata all’inizio, nello stesso capitolo in cui
abbiamo incontrato Egildo, al tempo non sapevo ancora che mi sarebbe
servita come punto di riferimento, un contraltare che mettesse in
risalto la figura del notaio all’interno della galassia Cristiano
conservatrice in cui gravitano entrambi i personaggi. Al tempo
Paolina era solo un nome, poi invece, più indagavo sulla famiglia di
Egildo ed il suo ruolo nelle Vedette, più mi convincevo della
necessità di sottolineare le sfumature che avrebbero potuto essere
presenti in quel mondo a me, tra l’altro, abbastanza estraneo.
Così
Paolina si è trasformata in una forza della natura e come si sa, le
forze della natura possono avere un elemento di incontrollata
distruttività: essere convinti è un pregio, non lo è più se lo si
diventa ciecamente, se si toglie l’elemento del dubbio, la capacità
di sapere ascoltare. Paolina non lo sa fare e lo vedrete
chiaramente, se non lo avete già fatto, nel capitolo 6. Non posso
dire di più.
Una
delle ragioni per cui mi è piaciuto creare Paolina è che mi ha dato
la possibilità di sfogarmi: di creare un carattere che davvero non
mi piace e che mi posso permettere di “maltrattare”. Un po’
come l’impellicciata Crudelia Demon nella Carica dei 101: una per
cui è difficile provare troppa simpatia (a meno che, ovviamente, non
la si pensi allo stesso modo), forse addirittura, correndo il rischio
di caricaturalizzarla, un rischio che, ho deciso, vale la pena di
correre. CARICATURALIZZARLA...è una parola? Il mio vocabolario
virtuale non la vuole riconoscere, ma a me piace e la tengo. Tanto
avete capito, vero?