lunedì 30 novembre 2015

Il Lake District

Buongiorno. So che ve lo state chiedendo, sto molto, molto meglio, grazie, il mio mal di schiena non è altro che un lontano ricordo. Così lontano che da quando ci siamo sentiti la volta scorsa, devo aver camminato più di 150Km... va bene, forse 80, ma la maggior parte di questi in verticale, il che deve essere preso in considerazione!
Rookie ed io abbiamo una tradizione che è cominciata nel primo anniversario di quando ci siamo conosciuti: prendiamo una settimana di ferie e noleggiamo un cottage da qualche parte nella campagna inglese, prima c’è stato Cambridge ( va bè, non proprio rurale), poi St. Ives in Cornovaglia, Settle nel Yorkshire Dales, Porlock in Exmoor, Winster nel Peak District, Crickhowell in Galles e quest'anno Keswick nel Lake District (più e più avventurosi con il passare degli anni vi sento dire).


Bè, è ​​stato sensazionale: l'autunno mite ha giocato a nostro favore facendo sì che gli alberi offrissero colori caldi, pesanti nuvoloni venivano intervallati da profondi cieli blue e, ne siamo grati, pochissima pioggia. Ma lasciate che vi accompagni attraverso un percorso fotografico.
Si tratta di Newlands, una valle appena fuori Keswick a ovest. Uno dei miei posti preferiti e il punto di partenza di tante camminate. Che un giorno qualche personaggio di “Ogni nuvola...” venga in vacanza qui?





Questo è ancora Newlands, ma visto da Catbell (che originalmente significava “il riparo del gatto selvatico”… a chi serve Wikipedia quando ci sono io?) una delle colline più popolari dei laghi, un bel percorso circolare molto lungo che unisce Maiden Moor, High Spy e alla fine Borrowdale



Una splendida domenica mattina con una camminata fino alla cima di Skiddaw, questa è la valle appena a nord di Keswick. Si tratta di un percorso ripido, ma molto popolare, a quanto pare troppo troppo affollato in estate, ma essendo novembre, era quasi tutto per noi e basta!




Andiamo su tra le nuvole, su su sempre più su.
Il giorno dopo abbiamo deciso di andare a fare una camminata piuttosto lunga (20 Km, ricordate, per lo più in verticale!), Il cosiddetto ferro di cavallo di  Heel Crag, che si è dimostrata una delle passeggiate più sorprendenti, a volte anche pericolosa e vertiginosa ma, ricordatevi...chi sta scrivendo questo blog non è esattamente una capretta di montagna, un agnello primaverile, semmai.
Questo è un tratto della camminata, si può vedere Keswick vicino al lago e le montagne di Skiddaw in lontanaza.



Abbiamo fatto molte altre camminate meravigliose, fino al penultimo giorno quando abbiamo deciso di andare a Borrowdale da Seatoler che, apparentemente, è il posto abitato dell'Inghilterra in cui piove di più, 2 giorni su 3. Ovviamente eravamo dalla parte sbagliata delle statistiche.

Mi ero portato il computer con me così da poter continuare a scrivere "Ogni nuvola..." la mattina presto o la sera prima di andare a letto. Le cose si stanno movimentando!. Ciao

martedì 3 novembre 2015

Va meglio!

La farmacista, ieri, è stata piuttosto gentile, ha sorriso, mi ha spiegato che cosa mi era successo e perché la schiena mi facesse male. Lei; Jane diceva la spilla sul suo camice, si accorse del mio accento in un attimo e per ragioni a me sconosciute, durante la nostra breve conversazione, decise di abbandonare diversi articoli e congiunzioni, forse premurosa che così l’avrei capita meglio. « 5 giorni non meglio vai dottore», mi disse Jane dopo aver consigliato un massaggio caldo per la mia schiena. «...riposo ma muovi o muscoli deboli».
Quindi questa mattina mi svegliai sentendomi già un po’ meglio, ma non ancora pronto per il lavoro. Poco dopo le 8.00 il mio cellulare squillò (non una cosa insolita per un telefono, ma abbastanza rara per il mio). Era Lee: un amico ed anche il mio ex insegnante, quando praticavo il corso di guida turistica. L’ultima volta che l’avevo visto erano stati sei anni prima, quando si era trasferito nelle verdi vallate del Galles.
Stava guidando verso Brighton, “ero libero?”, mi chiese. Mi vennero subito in mente le sagge parole pronunciate da Jane su come fosse importante mantenermi attivo e così decisi di incontrarlo per un caffè da qualche parte vicino molo.
Mentre Lee ed io stavamo organizzando i dettagli dell’incontro, il caro Rookie entrò nella stanza per salutarmi, pronto per andare al lavoro. Avendo intuito quello che veniva discusso, una volta che salutai Lee e spensi il cellulare, mi diede uno dei suoi sorrisi affascinanti e piuttosto seccamente commentò «Se stai abbastanza bene per andare a prendere un caffè stai abbastanza bene per andare a lavorare...». Cristo! Il mio innato senso di colpa cattolico (anche se ormai non più) risorse più veloce del caro vecchio Lazzaro. Per fortuna le parole di Jane mi vennero in soccorso "Vado lavoro schiena più male. Tu no capisce", e con quelle perle di saggezza augurai a Rookie una bella giornata, aspettai che se ne andasse e quindi tornai al romanzo domandandomi cosa fare con Luke e Sergio...

lunedì 2 novembre 2015

Come nasce un blog

Ieri, soddisfatto con il mio acquisto: una cuffia termica da portare con me al Lake District, diedi un bacio a Rookie (così come Mark verrà chiamato da qui in poi, una storia lunga) e quindi mi diressi verso il lavoro. Fu quando mi abbassai per sollevare uno scatolone di pasta; non poteva che essere pasta, che sentii il primo avviso di un dolore nella parte bassa della schiena, mi augurai che passasse presto. Invece quando otto ore dopo uscii dal negozio dirigendomi verso casa il dolore era più acuto che mai.
Mi piace novembre, l’ora legale è finita da poco ed ancora ci si sorprende all’improvviso calare della sera. Quando guardo fuori dalle larghe vetrate verso Kensington Gardens (una delle viuzze caratteristiche di Brighton non il parco a Londra), la strada è ancora affollata, ma una sottile coltre sta già avvolgendo tutto e le luci illuminano i tanti piccoli negozi anche se è ancora presto. Ti da la voglia di una cioccolata calda, magari anche con spezie e cannella come si usa a volte qui.
Ieri, essendo domenica, finii di lavorare alle 17.30 e quindi mi diressi verso casa facendo attenzione a dove posavo il peso per non esacerbare il dolore. Faceva un caldo insolito, fuori stagione, tanto che piegai la giacca mettendola nello zaino. Attorno a me un esercito di chiacchiericci morti viventi andava da un pub all’altro, di festa in festa, alla ricerca del prossimo “dolcetto o scherzetto”. Certo che un po’ di nebbia ci sarebbe stata bene, invece niente, neanche la pioggia.
Arrivai a casa, pescai le chiavi dalla tasca e venni immediatamente accolto dalla musica disco che proveniva da dietro la porta della cucina, allo stesso tempo l’aroma di patate al forno mi fece deglutire affamato.
« Usciamo stasera?» urlai nella direzione della cucina,« No, non stasera» fu la risposta di Rookie.
« Oh, allora chiudo!» dissi girando le chiavi nella serratura.
Dovete sapere che questo piccolo scambio è un rituale assolutamente superfluo che ripetiamo ogni sera: noi non usciamo. MAI! Ci fa piacere pensare che vorremmo farlo, dopotutto Brighton è una città che ha tanto da offrire, ma la verità è che pochi posti generano la stessa attrazione del nostro divano, specialmente quando le sere sono lunghe e la TV ha tanto da offrire ( si possono dire tante cose sugli inglesi, ma sanno come fare buona TV).
Il che non promette bene per un blog interessante.
Il fatto è che prima di questa mattina non mi ero neppure immaginato di iniziare un blog. Contrariamente alle mie aspettative il mal di schiena è più forte che mai, sono riuscito a male pena a scendere in cucina e farmi un caffè, mentre Rookie dorme beatamente di sopra. Ho acceso il computer e quindi ho controllato le mie solite cose: Repubblica, Bresciaoggi, The Guardian e poi qualche blog che seguo regolarmente.
Ed è stato in quel momento che ho pensato, “perché no?” Perché non fare un blog che potrebbe accompagnare il romanzo che sto scrivendo e magari aggiornare amici lontani su quello che sta accadendo quassù nella Perfida Albione.
Ovviamente spero che dopo gli entusiasmi iniziali il blog possa sopravvivere agli altri impegni, al lavoro e anche, semplicemente, all’energia creativa. Potrebbe essere un buon esercizio.
Quindi lasciatemi darvi il benvenuto, mettetevi comodi e conosciamoci meglio.

Chi l’avrebbe mai detto che un semplice mal di schiena avrebbe portato alla nascita di un blog? Ogni nuvola ha una fodera d’argento...se non sapete ancora cosa significa dovete davvero leggere il libro. Alla prossima!