Ieri,
soddisfatto con il mio acquisto: una cuffia termica da portare con me
al Lake District, diedi un bacio a Rookie (così come Mark verrà
chiamato da qui in poi, una storia lunga) e quindi mi diressi verso
il lavoro. Fu quando mi abbassai per sollevare uno scatolone di
pasta; non poteva che essere pasta, che sentii il primo avviso di un
dolore nella parte bassa della schiena, mi augurai che passasse
presto. Invece quando otto ore dopo uscii dal negozio dirigendomi
verso casa il dolore era più acuto che mai.
Mi
piace novembre, l’ora legale è finita da poco ed ancora ci si
sorprende all’improvviso calare della sera. Quando guardo fuori
dalle larghe vetrate verso Kensington Gardens (una delle viuzze
caratteristiche di Brighton non il parco a Londra), la strada è
ancora affollata, ma una sottile coltre sta già avvolgendo tutto e
le luci illuminano i tanti piccoli negozi anche se è ancora presto.
Ti da la voglia di una cioccolata calda, magari anche con spezie e
cannella come si usa a volte qui.
Ieri,
essendo domenica, finii di lavorare alle 17.30 e quindi mi diressi
verso casa facendo attenzione a dove posavo il peso per non
esacerbare il dolore. Faceva un caldo insolito, fuori stagione, tanto
che piegai la giacca mettendola nello zaino. Attorno a me un esercito
di chiacchiericci morti viventi andava da un pub all’altro, di
festa in festa, alla ricerca del prossimo “dolcetto o scherzetto”.
Certo che un po’ di nebbia ci sarebbe stata bene, invece niente,
neanche la pioggia.
Arrivai
a casa, pescai le chiavi dalla tasca e venni immediatamente accolto
dalla musica disco che proveniva da dietro la porta della cucina,
allo stesso tempo l’aroma di patate al forno mi fece deglutire
affamato.
«
Usciamo stasera?» urlai nella direzione della cucina,« No, non
stasera» fu la risposta di Rookie.
«
Oh, allora chiudo!» dissi girando le chiavi nella serratura.
Dovete
sapere che questo piccolo scambio è un rituale assolutamente
superfluo che ripetiamo ogni sera: noi non usciamo. MAI! Ci fa
piacere pensare che vorremmo farlo, dopotutto Brighton è una città
che ha tanto da offrire, ma la verità è che pochi posti generano la
stessa attrazione del nostro divano, specialmente quando le sere sono
lunghe e la TV ha tanto da offrire ( si possono dire tante cose sugli
inglesi, ma sanno come fare buona TV).
Il
che non promette bene per un blog interessante.
Il
fatto è che prima di questa mattina non mi ero neppure immaginato di
iniziare un blog. Contrariamente alle mie aspettative il mal di
schiena è più forte che mai, sono riuscito a male pena a scendere
in cucina e farmi un caffè, mentre Rookie dorme beatamente di sopra.
Ho acceso il computer e quindi ho controllato le mie solite cose:
Repubblica, Bresciaoggi, The Guardian e poi qualche blog che seguo
regolarmente.
Ed
è stato in quel momento che ho pensato, “perché no?” Perché
non fare un blog che potrebbe accompagnare il romanzo che sto
scrivendo e magari aggiornare amici lontani su quello che sta
accadendo quassù nella Perfida Albione.
Ovviamente
spero che dopo gli entusiasmi iniziali il blog possa sopravvivere
agli altri impegni, al lavoro e anche, semplicemente, all’energia
creativa. Potrebbe essere un buon esercizio.
Quindi
lasciatemi darvi il benvenuto, mettetevi comodi e conosciamoci
meglio.
Chi
l’avrebbe mai detto che un semplice mal di schiena avrebbe portato
alla nascita di un blog? Ogni nuvola ha una fodera d’argento...se
non sapete ancora cosa significa dovete davvero leggere il libro.
Alla prossima!
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